Pubblicato da EBS Print Ottobre. 2016
Dalla presentazione di Maria Lia Lotti.
“Vorrei che chi prende in mano questo libro, vi entrasse senza guide e corredi letterari, nudo. Vorrei che si lasciasse prendere la mano dalla magica maestria dei versi, e si potesse sentire arreso, affidato. Vorrei che attraversasse con coraggio il suo corpo calloso e si avventurasse ad occhi spalancati e buoni nell’altro emisfero del mondo. Là dove avviene il presente e l’oblio, il dolore cristallino, i baci, il revind e l’avanti veloce indifferentemente, l’assoluzione, lo zoom e la dissolvenza, il fuoco o il nulla. Il grande sorriso e l’amore…”
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Io chi sono, dentro i confini
dove respiro. Esisto nel mondo
che penso, come l’erba che non
confina col prato, come foglie
che filtrano la luce e vivono di luce.
I pensieri sono come nuvole
senza confini, che poi si sciolgono
e anch’io.
Scrivere una poesia, scriverla
per te, per parlarti, per dirti chi siamo
oltre i confini dove ci perdiamo.
Certe foglie ingialliscono
prima, sugli alberi
e nella vigna. Così l’autunno
giorno dopo giorno viene.
Quando l’inverno viene
viene anche il silenzio
nelle strade di campagna
dove cammino sotto la neve.
Anche la primavera viene.
Si sente il profumo
del biancospino bagnato
e delle foglie fresche.
E migliora il tempo
se migliora il cuore.
In estate è così chiaro il giorno
e le nuvole aperte volano
lontano.
Oggi è così bello il giorno.
I pini profumano intensamente
e posso vedere il mare.
Il mare accoglie ogni fiume
e i gabbiani volano così vicino
all’acqua.
Una luna gentile tenta
un sorriso alla malinconia
che spinge il sole
contro le pareti dell’inverno.
Gli alberi si specchiano
nelle nuvole che tengono il cielo
nella penombra dei sogni.
Nuvole di sogni e foglie
segnano i contorni al viso umano
della terra.
Com’è bella la luna,
così piena di luce
e infinito silenzio.
Tutto è pace.
L’ululato di un cane
emerge dalla valle
come bolle d’aria dalla
profondità del mare.
Com’è lontana la nostalgia.
Un volo di rondini, uno spazio
vuoto tra una piccola brezza
e il profumo della primavera.
Com’ è lontana la primavera
quanti volti sospesi, quanti sorrisi.
Non ho abbastanza mani
per abbracciarvi tutti.
Solo una piccola stretta al cuore
poi tutto si allontana.
Un soffio di vento che mi lascia
nudo e solo. Sei ancora
tu che mi manchi,
il tuo mistero infinito
come la mia anima.